Nata a fine degli anni ’80 e cresciuta a pane e Spice Girls. Beh, non dimenticando i Backstreet Boys ed i Five.
Mi definisco una Ferrari nel corpo di una 500, che cerca il pelo nell’uovo anche se ha appena fatto la ceretta.
Bilancia, poco equilibrata, ascendente scorpione che è quello che mi fa pizzicare la gente. Infatti mi sento un po’ come se fossi un’ortica fatta a persona, ma in realtà sono una zolletta di zucchero travestita da mattone in cemento armato.
La mia vita è stata sconvolta nel 2001, dove ho dovuto ricominciare tutto daccapo, da un’altra prospettiva. Più precisamente, seduta.
Le ruote sono le mie gambe e un joystick il prolungamento del braccio destro.
Dopo aver studiato lingue al liceo, ho frequentato due anni di economia e marketing internazionale ma, a mio malgrado, ho capito che non era la strada giusta.
Sono una persona molto emotiva, chiacchierona e riflessiva. Facilmente feribile ma quando mi arrabbio la lingua diventa tagliente.
Adoro sorridere, il sole, il mare e le chiacchierate “terapeutiche”. Mi piace tantissimo scrivere, adoro le fotografie e passerei ore ed ore davanti alle mie serie TV preferite, con giuggiole in mano. Soffro spesso di attacchi di shopping che riguardano il make-up, gli accessori ed i vestiti.
Social-mente attiva da un po’ di anni. Sono partita dal blog di MSN per passare attraverso MySpace, Facebook, Twitter, Instagram e chi più ne ha più ne metta. Il cellulare è il prolungamento delle mie braccia, e mi rende indipendente!
Sono sempre stata una bambina “grande” e mi piace relazionarmi con persone di qualsiasi età.
Sono zia di due splendide bambine e le amo con tutta me stessa.
Twinstyling è semplicemente un blog dove scrivo di make-up, moda, dove porto avanti la battaglia per l’informazione sulla disabilità e sui DCA, uno spazio dove appunto pensieri, momenti vissuti, stati d’animo ed emozioni.
Il nome deriva dal mio vero cognome, ossia Gemelli, scritto in inglese, perché al giorno d’oggi fa figo, unito alla parola “style” che racchiude una delle mie più grandi passioni.
Questo sito non vuole essere una testata giornalistica ma semplicemente un luogo in cui confrontarsi, disquisire e passare un po’ di tempo assieme alle persone che mi seguono.
Grazie ad ogni singola persona che passerà di qua e lascerà un commento, un like o semplicemente darà un’occhiata in giro!
Se il sito cresce è solo grazie a voi.
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Il 2020 per me è stato un anno difficile e, no, non parlo della pandemia, ma di un calo drastico di peso di 40 kg, senza volerlo. Da quel momento sono iniziati nuovi problemi psicofisici, si è palesato in me un disturbo alimentare che era latente da anni e, per questo, posso dire che il 2023 lo considero una sorta di “anno zero”, dove ho dovuto rivoluzionare ancora una volta la mia vita adattandomi a nuove abitudini, cosa che per me è stata ed è tuttora veramente difficile. No, se nel caso ve lo steste chiedendo, troppe cose sono ancora irrisolte ed è tutto un work in progress che vorrei, in parte, condividere con voi. Infatti, sul blog, introdurrò nuove tematiche che mi toccano personalmente ed altre che mi hanno fatto riflettere tantissimo in questi anni.
Ecco, riguardante “l’anno zero” di cui vi ho scritto poco fa, penso che, spesso, alla fine di un capitolo si mette un punto. Il famoso “ricominciare da zero”, ma in realtà questo punto non cancella e non potrà mai cancellare quello che è stato vissuto in precedenza. Le emozioni, le sensazioni, i momenti, le lacrime, i denti stretti, le urla interiori, niente di tutto questo può essere eliminato. Ho sempre detto di voler dimenticare il passato per il mio futuro, perché bisogna farci pace per vivere il presente e, in parte, credo sia così. Mi spiego meglio: con il passare degli anni ho capito che il mio vissuto sia fondamentale per guardare indietro, qualche volta, e rendermi conto di quanta strada ho percorso, quanti sacrifici ho fatto, quante lacrime ho versato, ma nonostante tutto sono ancora qui a lottare ogni sacrosanto giorno perché la vita non smette mai di mettermi alla prova o, ancor meglio, i bastoni tra le ruote. Il simbolo che rappresenta la rinascita che in gran parte ho avuto, perché purtroppo è ancora un work in progress, è il punto e virgola. Esso descrive nel miglior modo quello che ho passato e quello che sto vivendo ancora adesso. Molto spesso ho scritto che mia madre mi ha messo al mondo bensì tre volte, ma non sono rinata completamente in una nuova veste, il mio è un continuo mutamento, è una continua crescita e conoscenza di me stessa, sempre più profonda. Inoltre è un simbolo utilizzato per chi soffre di malattie mentali come la depressione, l’ansia e i disturbi alimentari. È fondamentale per tutti, credetemi.
Un punto e virgola rappresenta il momento in cui un autore avrebbe potuto terminare un periodo ma non lo ha fatto. Tu sei l’autore e il periodo è la tua vita.
Tutto questo lo sento sottopelle, è mio.
Io nella vita sono un punto e virgola.
Attenzione, quando c’è bisogno però so mettere dei punti fermi che, però, non vengono cancellati.
L’INIZIO DEL MIO GLOW UP.
Prima del mio cambiamento ero una persona che dava fiducia a chiunque, adesso la do dopo un’attenta valutazione e soprattutto dopo che è trascorso un po’ di tempo dall’inizio delle interazioni. Osservo qualsiasi cosa: comportamenti, modi di pensare, valori, incongruenze, coerenza, l’animo che anima e muove le azioni. per quanto mi riguarda i varie fiducia non significa non aspettarsi mai una sbavatura, ma sapere che non viene fatta con intenzioni malevoli. Tutti possono sbagliare: la differenza sta nell’intenzione.
La scrittura, per me, si conferma una sorta di “magia”, per riportare pace dentro il mio cuore. Si tratta di una spremuta di anima ad ogni parola, uno specchio che vive dentro di me, sottoforma di caratteri. È una liberazione, ecco.
Leggo cose su cui potrei intervenire, o meglio, vorrei. Rileggo, per pensare ad una risposta sintetica e mirata. Rileggo, e mi fermo. “Non ne vale la pena. Con le persone convinte e inamovibili non bisogna perdere tempo”, e desisto.
Ele versione 3.0
La mia simpatia, adesso, va meritata. Non scherzo più con tutti, ci sono degli step da superare ed il primo in assoluto è che devo avere davanti persone serie. Io non scherzo con le persone che non sono serie.
Sono narcisista? No, semplicemente ci sono persone che confondono la stima sana di sé e la consapevolezza delle proprie qualità con la capacità di interferire nella vita altrui, essendo trame malvagie, allo scopo di distruggerla, per ottenere tornati.
Vivo con me stessa dall’87 e adesso ho imparato a capire al volo le persone, perché sono molto sensibile e attenta, percettiva e con una forma spiccata di intelligenza. Non può arrivare l’utente X a dirmi che mi sbaglio e che non è così.
Sono una persona molto dolce, sensibile e cara. So dimostrare affetto e sentimenti, so parlarne, so gestire i dialoghi, da quelli superficiali a quelli profondi. Tutto ciò, però, non mi impedisce di diventare una iena se vengo mancata di rispetto.
Sono una rompipalle, non vi fate ingannare dalla capacità di essere delicata, affettuosa e precisa come un cecchino nell’individuare certe situazioni. Non vi risparmio dall’onestà neppure se mi adorate. Per me, la sincerità sta alla base, e viene prima del supporto a ogni costo. Se tendevo dire che secondo me stai facendo una cazzata, lo dico.
È chiaro?
La mia sincerità e onestà è palpabile, pure tramite uno schermo. Sono genuina, non millanta caratteristiche che non possiedo, anzi. A volte tendo pure ad essere troppo umile.
Ah, mi fanno tantissima tenerezza con le che credono che siccome io sia simpatica, socievole, alla mano, espansiva e caciarona, possono anche permettersi di andare sopra le righe e comportarsi senza minimamente tenere conto dei confini sociali e personali quando ci si rapporta con qualcuno. Restano a bocca aperta e scappano con la coda tra le gambe quando vedono che ho un paio di coglioni – metaforicamente parlando – più grossi dei loro.
Vi rimetto subito al vostro posto.
Dopo tutto ciò,
Benvenuti in questo blog!
Grazie a tutte le persone che passeranno e che, magari, lasceranno un saluto.
Ho già detto che per me la scrittura è fondamentale e sarebbe bello poter affiancare ad essa la conoscenza di nuove persone, vissuti e storie.
Un abbraccio,
La vostra Ele.
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